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Le sofferenze dei Cuori Buoni

21.11.2023

"I cuori troppo buoni" rischiano di sentirsi abusati, anche se non è vero. Donano se stessi senza riserve, dando per scontato che gli altri siano simili a loro e che potranno ricevere anche loro ciò che danno.

Delusione e frustrazione sono spesso l'amaro frutto di aspettative idealizzate.

È incredibile quanto l'amore e la gentilezza possano essere armi a doppio taglio. I cuori generosi, intrinsecamente mossi da un desiderio di contribuire al benessere altrui, possono finire per subire il peso di aspettative non corrisposte.

Il rischio maggiore è quello di proiettare sul mondo la propria bontà, immaginando che gli altri debbano comportarsi allo stesso modo.

La realtà, però, è spesso meno edulcorata. Non tutti condividono la stessa disposizione d'animo o la stessa capacità di donare. Alcuni potrebbero non riuscire a cogliere la profondità dell'atto generoso, "dimenticandosi di ringraziare" mentre altri potrebbero anche, approfittarsi della disponibilità altrui senza rendersene conto.

I cuori troppo buono, quindi, si trovano in una sorta di limbo emotivo. Da un lato, c'è la gioia intrinseca nel dare senza aspettarsi nulla in cambio; dall'altro, la delusione quando le aspettative non si avverano.

C'è da dire che la generosità non dipende dalla reciprocità, chi è generoso non riesce a non esserlo, soffre nel sentirsi egoista, dicendo di no ad una qualsiasi richiesta di aiuto.

I cuori buoni devono imparare a trovare un equilibrio e proteggersi. Imparare a stabilire confini sani e comunicare chiaramente le proprie esigenze è basilare.

Essere consapevoli della propria generosità, senza darla per scontata negli altri, può aiutare a mantenere un approccio più realistico e sano verso le relazioni.

Mi piace anche ricordare che la bontà non dovrebbe essere un peso, ma un dono libero.

L'atto di donare dovrebbe idealmente essere libero da aspettative di ricompensa personale. 

La generosità autentica deriva spesso dalla volontà di aiutare gli altri senza cercare qualcosa in cambio. Quando si dona con aspettative di ottenere qualcosa in cambio, l'essenza stessa del gesto può essere compromessa.

Accettare che non tutti risponderanno con la stessa intensità di affetto o gentilezza può liberare il cuore da aspettative e delusioni inutili.

Avere un cuore troppo buono può significare affrontare diverse sfide emotive, ma è possibile coltivare una gentilezza consapevole che permetta di mantenere equilibrio ed evitare il rischio di sentirsi abusati.

La chiave è trovare la giusta misura tra donare con amore e proteggere la propria serenità emotiva."

L'approccio del counseling può certamente essere una soluzione utile per coloro che sentono la necessità di sviluppare la consapevolezza dei propri bisogni e imparare a porre confini appropriati. 

Il counseling fornisce un ambiente sicuro e non giudicante in cui le persone possono esplorare i loro pensieri, sentimenti e comportamenti, cercando di comprendere meglio se stessi.



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