La storia di Sara: dal vuoto all'amore per se stessa

Pubblicato il 23 gennaio 2025 alle ore 17:26

Sara aveva 42 anni quando mi contattò per la prima volta. La sua voce al telefono era carica di stanchezza e di un desiderio nascosto di cambiare, anche se non sapeva ancora come. Mi disse che si sentiva intrappolata in una vita che non la rappresentava più. Un matrimonio che era diventato solo routine, un lavoro che non le dava più soddisfazione, e una relazione extra che, invece di riempirla, le aveva lasciato un vuoto ancora più grande.

"Pensavo che lui fosse la risposta," mi confidò durante il nostro primo incontro. "Mi faceva sentire viva, speciale. Ma ora che se n’è andato, mi sento persa. E, con mio marito, non c'è più nulla. Non so più chi sono."

Il Punto di Partenza

Sara era una donna che aveva sempre dato tutto agli altri: marito, figli, colleghi e, più recentemente, a un amante che le aveva promesso molto e mantenuto poco. Pensava che l’amore fosse qualcosa che doveva meritarsi attraverso il sacrificio e la dedizione. Ma ogni volta che donava tutta sé stessa, riceveva meno di quanto dava. Questo ciclo la stava svuotando e aveva iniziato a manifestarsi anche nel corpo: stanchezza cronica, tensioni muscolari, insonnia.

"Vorrei solo sentirmi bene," mi disse con un nodo in gola. "Vorrei sapere cosa vuol dire amare me stessa."

lI Percorso di Riscoperta

Con Sara abbiamo iniziato un percorso di esplorazione profonda. Prima di tutto, abbiamo lavorato sul riconoscere le sue emozioni e accoglierle, anche quelle più difficili come il senso di colpa e il vuoto. Le ho mostrato come l'amore che cercava negli altri era in realtà già dentro di lei, ma sommerso da anni di convinzioni limitanti e aspettative autoimposte.

Abbiamo esplorato le sue relazioni, non per giudicarle, ma per comprendere le dinamiche che la portavano a sacrificarsi. Lentamente, Sara ha iniziato a mettere piccoli confini: con il marito, con i colleghi, e persino con i figli. Questo non la faceva egoista, come temeva, ma più autentica e presente.

Le Prime Trasformazioni

Un giorno, dopo alcune settimane, Sara arrivò sorridente al nostro incontro. "Sai cosa ho fatto ieri?" mi disse. "Mi sono presa un pomeriggio tutto per me. Sono andata al mare, ho camminato sulla spiaggia e ho ascoltato il silenzio. Nessun telefono, nessuna richiesta. Solo io. E sai una cosa? Non mi sono sentita in colpa."

Quel momento segnò un punto di svolta. Sara iniziò a rivolgere verso sé stessa quell’amore e quella dedizione che aveva sempre dato agli altri. Scoprì che prendersi cura di sé non significava togliere qualcosa agli altri, ma aggiungere qualcosa di prezioso alla sua vita.

Il Risultato Finale

Dopo alcuni mesi, Sara mi disse: "Non so se ho salvato il mio matrimonio, ma ho salvato me stessa. Non ho più bisogno che qualcuno mi dica quanto valgo, perché lo so. Non importa se sarà mio marito o qualcun altro accanto a me in futuro: io ci sarò sempre per me stessa."

Oggi Sara vive con più leggerezza e serenità. Il vuoto che sentiva dentro si è trasformato in uno spazio pieno di amore per sé, e questo le ha permesso di costruire relazioni più sane, basate sul rispetto e sulla reciprocità.


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