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Rabbia: dall'aggressività alla forza.

27.09.2023

La rabbia è tra le emozioni più difficili da gestire. 

Nella mia esperienza, ho potuto constatare quanto sia difficile affrontare la rabbia che, a volte, si accumula in noi, soprattutto quando non viene accettata e di conseguenza negata. 

Quest'emozione, se lasciata incontrollata, può infiltrarsi in vari aspetti della nostra vita, arrecando danni alle nostre relazioni e alla qualità della nostra esistenza. 

Tuttavia, è importante riconoscere che la rabbia ha una radice evolutiva e ci spinge a difendere i nostri bisogni quando ci sentiamo in pericolo o oppressi. Il problema sorge quando ci sfugge il controllo su questa emozione.

Per affrontare questa rabbia sterile, vorrei sottolineare i due aspetti fondamentali: la conoscenza e la forza interiore.

Conoscenza: Comprendere le dinamiche delle relazioni interpersonali e le cause scatenanti della rabbia è fondamentale. Da un lato è necessario riconoscere ciò che provoca tensioni e disagio in noi stessi e/o negli altri, e dall'altro l'auto-riflessione sui nostri modi di comunicare. 

Spesso, la rabbia emerge senza che noi, in prima persona, riconosciamo i nostri errori comunicativi, le aspettative irrealistiche e le paure che influenzano la nostra percezione.

Forza: La forza necessaria per affrontare la rabbia è una forza che si manifesta in modo gentile e aperto, nasce dalla consapevolezza e dalla conoscenza. 

Questo tipo di forza è in grado di trasformare le situazioni, senza causare ulteriori conflitti, diffondendo serenità e determinazione. 

A volte si può credere che l'aggressività e la prepotenza siano segni di forza, invece spesso sono segnali che derivano dalla mancanza di controllo sulla rabbia stessa. 

La vera forza è gentile ma in grado di comunicare la propria verità in modo assertivo, ovvero né passivo, né aggressivo.

Passaggio fondamentale

La trasformazione della rabbia in forza, richiede un profondo impegno verso il proprio sviluppo personale che prevede nella prima fase la conoscenza delle proprie dinamiche e nella seconda la trasformazione in energia che ci rafforza e ci consente di affermare le nostre idee e il nostro valore. 

In alcuni casi, bisogna fare attenzione all'attaccamento alla rabbia, la necessità di far ricorso alla rabbia come un modello rigido, un automatismo radicato in influenze culturali o familiari, che può risultare ostinato da rimuovere. 

Tuttavia, il primo passo è sempre quello prendere consapevolezza della nostra situazione.

Quando sentiamo che è difficile ottenere una distanza emotiva da soli, cercare aiuto diventa fondamentale. Un percorso di maturazione personale può condurci verso una comprensione più profonda di noi stessi e delle nostre emozioni, aiutandoci a mettere la rabbia all'interno del cerchio dell'autocomprensione.

L'obiettivo finale non è eliminare completamente la rabbia, ma piuttosto quello di comprenderne il senso evolutivo e sospenderne le reazioni impulsive che ci privano della possibilità di riflettere. La vera libertà si trova quando concediamo uno spazio tra lo stimolo e la risposta, cercando soluzioni creative e non distruttive, libere dall'ansia e dalla fretta. 

Un colloquio con un professionista, può essere l'inizio della ricerca e dell' auto-scoperta di se stessi per ritrovare la serenità. 

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